Mi è capitato di ascoltare questo brano di Simone Cristicchi, per cui nutro da sempre grande simpatia: “Abbi cura di me”. La musica ha molto da insegnarci…

E’ una poesia sull’amore. Vera poesia in musica sul tema più caro agli artisti. Quando si parla d’amore, si parla di cura. Credo che amore e cura, così come amare e prendersi cura siano i due termini di un’equazione.

Vorrei citare le parti che mi hanno colpito.

Non cercare un senso a tutto perché tutto ha un senso

Adesso chiudi dolcemente gli occhi e stammi ad ascoltare

Sono solo quattro accordi ed un pugno di parole

Più che perle di saggezza sono sassi di miniera

Che ho scavato a fondo a mani nude in una vita intera

Non cercare un senso a tutto perché tutto ha un senso

Anche in un chicco di grano si nasconde l’universo

Perché la natura è un libro di parole misteriose

Dove niente è più grande delle piccole cose…

La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere

La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere

Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vedi

E non esiste un altro giorno che sia uguale a ieri

Tu allora vivilo adesso, come se fosse l’ultimo

E dai valore ad ogni singolo attimo

Ti immagini se cominciassimo a volare

Tra le montagne e il mare

Dimmi dove vorresti andare

Abbracciami se avrò paura di cadere

che siamo in equilibrio sulla parola insieme

Abbi cura di me

Abbi cura di me

Abbi cura di me

Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentro

Basta mettersi al fianco, invece di stare al centro

L’amore è l’unica strada, è l’unico motore

E’ la scintilla divina che custodisci nel cuore…

Queste parole, anzi, questi versi, danno speranza.

A me, personalmente, aprono squarci di speranza e di ottimismo sulla possibilità di stupirsi di fronte alle piccole meraviglie della vita. Possiamo godere di qualche miracolo, dalle piccole, alle grandi cose.

Dalla natura, all’amore.

Bellissima questa immagine di volare insieme, di sapere che puoi “appoggiarti” per non cadere, di camminare uno a fianco dell’altro…

Amarcord Incontri parla di questo.

Ti aspettiamo.

“Abbi cura di me” di Simone Cristicchi

Marc Chagall, “Gli amanti nel cielo rosso”, 1950.

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