Amore e Psiche è solo una favola? O racchiude il significato dell’Amore?

Apuleio, l’autore di Amore e Psiche, dichiarò: “Se Orfeo non si fosse girato, se Psiche non avesse tentato di conoscere, allora noi non avremmo creduto nella forza del loro Amore”.

La favola…

Psiche era una ragazza bellissima e tutti la desideravano.

Venere si ingelosì e ordinò al figlio Eros (ovvero Amore) di far innamorare Psiche di un uomo brutto e avaro, che non ricambiasse i suoi sentimenti, in modo che l’amore di Psiche fosse frustrato per sempre.

Quando Eros si recò da Psiche per compiere il maleficio, se ne innamorò perdutamente e, temendo l’ira materna, iniziò a corteggiarla, senza mai mostrarsi in volto.

Inaugurarono così una relazione segreta, al buio, nel vero senso termine, fino a quando una notte Psiche, in preda alla curiosità, accese una candela per vedere il volto di Eros, che scappò via terrorizzato.

Psiche non si arrese e avviò una ricerca disperata di Eros, arrivando al punto di rivolgersi a Venere, che la sottopose ad una serie di prove ardue. La ragazza, innamorata, le superò tutte, ma dopo l’ultima, cadde in un sonno profondo: fu proprio Eros a svegliarla, con un bacio.

Cosa ci insegna Amore e Psiche

La favola di Apuleio, che in realtà è un mito molto complesso che ho volutamente semplificato, ci insegna qualcosa di molto importante sull’Amore.

Amore e Psiche parte innanzitutto da un incontro al buio.

L’anima o il corpo?

Psiche si innamora di Eros, non avendolo mai visto in volto. E questo apre una riflessione su quanto conta l’aspetto fisico nella fase di conoscenza tra due persone. Ci si innamora della persona o del suo aspetto? E’ più importante l’anima o il corpo?

Le prove da superare

L’amore non è cosa semplice e spesso richiede una serie di prove da superare. Psiche incontrò sulla sua strada molti ostacoli. Quattro prove simboliche a cui Venere la sottopose, cariche di significato.

La prima consistette nella separazione di un infinito numero di semi, tra lenticchie, ceci e fave, interpretabile come la capacità di discernere tra il bene e il male, che oggi definiremmo come la capacità di distinguere tra un amore sano e un amore tossico.

Per la seconda prova Venere chiese a Psiche di portarle la lana pregiata delle pecore dal vello d’oro, mettendo alla prova la sua pazienza.

Con la terza prova, Psiche si recò su un monte altissimo per raccogliere l’acqua sacra da una sorgente, ma per fare questo si avvalse della collaborazione di un’aquila, imparando così a chiedere e ad accettare aiuto.

L’ultima prova, la più dura, fu il viaggio negli Inferi. Sulla via del ritorno, Psiche incontrò tre personaggi che volevano unirsi a lei per tornare nel mondo dei vivi e, negando loro aiuto, imparò a dire di no.

Ricapitolando…

Quella che sembra essere solo una favola accattivante, è in realtà una sorta di viaggio alla scoperta dell’Amore e della sua vera essenza, partendo dagli aspetti più frivoli, acerbi e superficiali, (l’amore rischia di perdersi per ragioni futili, la curiosità dell’aspetto fisico) a quelli più profondi e adulti (l’amore trionfa e i due si ricongiungono in maniera adulta e consapevole dopo le prove superate).

Come dimostra Amore e Psiche, il viaggio dell’Amore è anche il viaggio dentro se stessi. Un viaggio all’insegna della crescita personale.

Se vuoi partire per questo viaggio, Amarcord Incontri ti accompagna.

Pin It on Pinterest